Dalla Parrucca alla protesi per i capelli

Un tumore, una chemioterapia alopecizzante, i capelli che cadono, insieme – per tante donne – alla loro femminilità. Salute Donna e la struttura di Psicologia dell’Istituto dei Tumori, in collaborazione con Cesare Ragazzi, hanno dato il via ad una sperimentazione unica a favore di 20 pazienti oncologiche grazie al supporto di CRLab di Cesare Ragazzi, l’azienda leader italiana nell’infoltimento di capelli non invasivo e nel benessere del capello e del cuoio capelluto. Le protagoniste di questo progetto sono donne con una recidiva di cancro alla mammella e inserite nei protocolli dell’Istituto. A loro è stata offerta l’opportunità di ricevere gratuitamente, previo patch test dermatologico, non una parrucca tradizionale, ma un vero e proprio dispositivo medico noto come “Sistema Protesico CNC”: una membrana polimerica biocompatibile e traspirante coperta da brevetto, fissata al cuoio capelluto utilizzando adesivi sicuri approvati dalla Food and Drug Administration sulla quale i tecnici di CRLab innestano a mano, ad uno ad uno, capelli vergini che non hanno mai subito trattamenti chimici. Questo strumento presenta ulteriori accorgimenti innovativi: una pigmentazione naturale aggiunta alla membrana consente di raggiungere il colore del cuoio capelluto del soggetto e i capelli utilizzati vengono scelti in modo tale da riprodurre il colore e la tipologia dei capelli del paziente. Si tratta quindi, di fatto, di una capigliatura nuova, fortemente resistente alla trazione in ogni condizione metereologica e di temperatura, altamente performante anche sotto la doccia, in piscina, nella sauna o durante qualsiasi attività sportiva, nonché in grado di essere sottoposto a qualsiasi trattamento come colpi di sole, meches, colorazioni, decolorazioni e così via. L’utilizzo del dispositivo protesico è stato accompagnato da una serie di indagini psicologiche per misurare l’impatto della protesi sull’immagine corporea e sul benessere delle pazienti, prima e dopo l’applicazione e valutare i vantaggi ed eventuali criticità. “I dati sono ancora in corso di elaborazione – commenta la referente dell’iniziativa, la psicologa Alessandra Petruzzi – a grandi linee posso dire che abbiamo registrato sicuramente un grande entusiasmo da parte delle donne che hanno ricevuto questa opportunità. Ha contribuito a mantenere una percezione positiva della propria immagine corporea, a salvaguardare la propria femminilità e non subire lo stigma sociale che in genere accompagna la malattia oncologica: un aiuto concreto che riduce il già pesante carico indotto dalla malattia. La “manutenzione” di queste protesi viene effettuata periodicamente e sempre gratuitamente nei Centri specializzati di Cesare Ragazzi che si trovano in via Montenapoleone a Milano. Per tante nostre pazienti anche questo aspetto, sentirsi coccolate dalle attenzioni dello staff altamente professionale del Centro, è stato vissuto come un ulteriore regalo. E’ stato un bel percorso che ci auguriamo possa diventare una buona pratica in tutti i Centri oncologici del Paese.

PER INFORMAZIONI SUL PROGETTO SCRIVETE A info@salutedonnaonlus.it

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