Cascina rosa

In una piccola oasi verde immersa nella vita del quartiere di Città Studi a Milano sorge Cascina Rosa, una struttura storica attiva già nel Cinquecento, che diventò azienda agricola nel secolo successivo con la famiglia Rosales, di origine spagnola, dalla quale prende il nome “Rosa”.

Lo sviluppo urbano in seguito ne provocò l’abbandono e negli anni Ottanta entrò a far parte del patrimonio del comune di Milano. Alla fine degli anni Novanta ciò che restava della Cascina Rosa fu affidata all’Istituto dei Tumori e all’Università Statale. Incominciò così la sua rinascita: una parte dei suoi terreni divenne l’Orto Botanico, fu costruito un edificio a vetri per l’attività di ricerca e l’antica stalla fu restaurata, diventando un centro polifunzionale. Nel 2004, sotto la spinta del Prof. Franco Berrino, allora capo dipartimento dell’epidemiologia dell’Istituto Tumori, hanno inizio i lavori per il cambio di destinazione d’uso di una parte dell’antica stalla, che da centro polifunzionale diventa locale di ristorazione per lo studio di “cibi sani”. Da qui la collaborazione con Salute Donna che da subito interviene occupandosi della progettazione e dell’acquisto della cucina industriale e dell’arredamento necessario ad ospitare le pazienti afferenti ai progetti di ricerca fino ad allora condotti, conosciuti come progetto DIANA. Nel 2005 si inaugura cosi la famosa cucina a vista, un ambiente spazioso con i tavoli disposti sotto le volte del soffitto, locali dedicati alla cultura del cibo e della salute. Qui si svolgono i corsi di cucina e gli studi sul rapporto tra alimentazione e cancro del dipartimento di epidemiologia dell’IRCSS, attività che vede coinvolti i nostri volontari nella fase organizzativa e di gestione della cucina. Oltre ai corsi per i pazienti organizzati direttamente dai ricercatori, Salute Donna ha degli spazi nel calendario delle attività per svolgere lei stessa corsi di cucina e apericenA e per diffondere la cultura della prevenzione alimentare. Le lezioni sono introdotte da medici e nutrizionisti che suggeriscono corretti stili di vita necessari per mantenersi in buona salute. Chi entra in questa oasi, oltre ad apprendere le tecniche della buona cucina, trova la pace: nel cortile di accesso si possono ammirare le siepi aromatiche, gli alberi di frutti ANTICHI e tanto verde che compone l’orto sinergico coltivato dai nostri volontari, una tecnica di coltivazione che sfrutta le sinergie appunto tra le proprietà organiche del terreno e la microfauna presente.

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