Salute è un bene da difendere un diritto da promuovere

Il termine advocacy indica l’insieme di azioni con cui un soggetto si fa promotore e sostiene attivamente la causa di un altro. Nel campo della salute, in particolare, consiste nello sforzo di indirizzare o modificare le politiche pubbliche e la destinazione di risorse in una direzione favorevole alla salute dei singoli cittadini e della comunità.

Il termine advocacy indica l’insieme di azioni con cui un soggetto si fa promotore e sostiene attivamente la causa di un altro. Nel campo della salute in particolare, consiste nello sforzo di indirizzare o modificare le politiche pubbliche e la destinazione di risorse in una direzione favorevole alla salute dei singoli cittadini e della comunità. La parola chiave sulla quale costruire un progetto di advocacy è la FIDUCIA, un termine che appare spesso nel vocabolario comune della popolazione in modo abitudinario e continuo, ma i comportamenti umani dimostrano che pochi ne comprendono l’essenza e il valore. Potremmo definire la fiducia un sentimento morale, ma anche un patto dove, all’interno dell’ordine sociale, si stabiliscono accordi e relazioni empatiche con noi stessi e gli altri. Il significato etimologico del termine empatia è “sentire dentro”, “mettersi nei panni dell’altro” e se pur vero che l’empatia fa parte dell’esperienza umana individuale, e non la insegnano, è anche vero che è sempre possibile impegnarsi a comprendere l’altro con delle tecniche di comunicazione che possono essere insegnate; occorre però la volontà di mettersi in gioco e dobbiamo farlo tutti, se vogliano davvero dare scacco matto al nostro avversario: il cancro. Guardando i dati sull’incidenza del cancro nella popolazione, è chiaro che siamo dinnanzi a una sfida globale che coinvolge ogni singolo uomo o gruppo: malati, operatori sanitari, aziende farmaceutiche, cittadini e politica, ma come possiamo vincere questa sfida per garantire ancora una sanità efficiente ed efficace? Semplicemente come abbiamo fatto: mettendo insieme tutti gli attori e farli lavorare in partnership, nel progetto ideato da Salute Donna: “La Salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Un progetto dove, 32 associazioni di pazienti, 30 clinici provenienti dal nord al sud, 9 società scientifiche, (AIOM – SIMG – SIPO – SICP – ISDE – CIPOMO – NIBIT – Fondazione AIOM – ANISC) 67 parlamentari bipartisan, 12 aziende farmaceutiche, 62 consiglieri regionali, 2 economisti, 1 IRCCS, uno staff legislativo e di comunicazione, si sono messi insieme per creare una squadra, che dal 2014 si allena per vincere, non la partita contro il cancro ma l’intero campionato. Ce la faremo? Sono certa che si! Intanto la partita più importante l’abbiamo già vinta: vi incuriosisce sapere qual è tra le tante giocate e non scontate? Ve lo dico subito: è la nostra capacità di stare insieme tenendo fede al patto che abbiamo sottoscritto all’interno del quale il caposaldo è un sentimento morale: la fiducia. È la fiducia e la stima tra tutti i giocatori che ha portato la squadra a tante piccole e grandi vittorie, come ad esempio il patto di legislatura per la lotta contro il cancro, ma anche a progettare un futuro dove i diritti di tutti possano essere un giorno soddisfatti senza aggiungere dolore al dolore

it_ITItalian